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Un'opzione in più per i titoli illiquidi

di Mauro Meazza

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20 ottobre 2008

La deroga allo Ias 39 offre un'opzione nuova ai bilanci delle imprese. Vediamo in sei domande da dove nasce e che cosa comporta.

1) Perché è stato modificato il principio contabile Ias 39?
L'intervento si è reso necessario per due motivi:
- consentire di modificare la classificazione di alcuni strumenti finanziari (questa modifica era già possibile per i principi contabili Usa ed era vietata in base ai principi contabili internazionali Ias, in uso in Europa);
- permettere di valutare con un diverso criterio strumenti finanziari ormai impossibili da stimare con il fair value (strumenti divenuti illiquidi). Il criterio offerto in alternativa al fair value è quello di utilizzare il valore al 1° luglio 2008.

2) Da quando sono operative queste novità?
Sono già operative per le relazioni riferite al terzo trimestre di quest'anno.
Si è già concluso l'iter di approvazione, sia da parte del board Ias sia da parte della Commissione Ue.

3) Le modifiche al principio contabile Ias 39 sono temporanee o permanenti?
Si tratta di modifiche permanenti, «di sistema». In pratica, il criterio del fair value – quello che ispira le decine di standard varati dal board degli Ias e recepiti dall'Unione europea – ha trovato nello Ias 39 una deroga stabile.

4) Tutti i titoli divenuti illiquidi vanno valutati al costo del 1° luglio 2008?
No. La valutazione in base al costo è una scelta lasciata all'impresa. Inoltre, restano gli altri vincoli contenuti nello stesso Ias 39 e non modificati, che impediscono ad esempio di mutare valutazione alle azioni quotate.

5) Per gli strumenti finanziari più colpiti dalle svalutazioni è obbligatorio utilizzare la deroga introdotta nello Ias 39 e utilizzare quindi il valore al 1° luglio 2008?
No. La deroga inserita nello Ias 39 è in ogni caso una facoltà lasciata alle imprese. Non c'è alcun obbligo né di riclassificare gli strumenti finanziari in categorie diverse da quelle attuali né di utilizzare il valore al 1° luglio 2008.

6) Se si sceglie di riclassificare uno strumento in una categoria differente e/o di utilizzare il valore al 1° luglio 2008 in luogo del fair value, va data una particolare comunicazione di questi comportamenti in nota integrativa?
Sì. Il mutamento di indirizzo in una valutazione, in base ai principi contabili internazionali e nazionali, va sempre segnalato nella nota integrativa.
Peraltro, il board Ias sta già preparando un aggiornamento per lo standard Ifrs 7: il progetto è già partito ed è significativamente intitolato Improving Disclosures about Financial Instruments (migliorare le informazioni disponibili sugli strumenti finanziari).

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